Alla scoperta dei Parchi giochi Inclusivi: divertimento “abile” per tutti!

Giocare e vivere momenti dedicati al divertimento è un diritto di tutti i bambini, che li aiuta a crescere in modo sano, ad imparare a relazionarsi con gli altri e a comprendere l’esistenza delle regole: una necessità che dev’essere garantita a tutti i bambini, anche e, forse, soprattutto ai bambini diversamente abili.

Per questo motivo, in tutta Italia, grazie alla collaborazione di genitori, associazioni e istituzioni, stanno nascendo i primi parchi gioco inclusivi, con strutture adatte proprio a tutti.

blogger-image-475413203Il progetto prevede di eliminare tutte le barriere architettoniche e i percorsi difficili che nella maggioranza dei casi negano ad un bambino con difficoltà motorie di poter usufruire di un parco divertimenti: gradini, scivoli, rampe e tutto quanto non risulti adatto ai bimbi in carrozzina dovranno essere sostituiti da strutture accessibili che permetteranno a tutti di divertirsi nello stesso modo. Obiettivo principale è abbattere le barriere fisiche e psicologiche che creano esclusione e permettere invece l’interazione di tutti i piccoli, attraverso il gioco. Superfici con adeguate pendenze, quindi, pavimentazioni sicure e antisdrucciolo, entrate senza gradini e attrezzature ludiche progettate per aiutare i bambini con disabilità (per esempio lo scivolo doppio o le altalene a due posti con sponde laterali), permetteranno ai bambini di giocare insieme, in sicurezza.

Due mamme della provincia di Rimini, Claudia Protti e Raffaella Bedetti, hanno intrapreso una campagna a favore della realizzazione di questi parchi, creato un blog dove accedere a tutte le informazioni su queste strutture (http://parchipertutti.blogspot.it/) e ottenuto il benestare dell’Amministrazione comunale.

Fontaniva_27In Italia sono già circa trenta i parchi gioco inclusivi che rappresentano un’opportunità per la società di ripensare a luoghi pubblici fruibili da chiunque: da Milano, dove le strutture sono tre, a Napoli, dove il Comune ha deciso di adattarsi ai principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, in cui l’articolo 30 stabilisce che gli Stati debbano garantire ai bambini la partecipazione alle attività di svago, ricreative e allo sport, anche con la creazione di strutture idonee per chi ha delle difficoltà.

Il parco Fontaniva di Padova, il progetto l’Halveare di Fasano, che prevede la realizzazione di più di 40 progetti per la realizzazione di aree di svago e relax che includano giochi e attività anche per bambini disabili e molti altri progetti in tutte le regioni italiane… il filo conduttore di tutte queste iniziative è l’idea di non separare le strutture adatte ai bambini disabili dai parchi gioco, ma includerle all’interno degli stessi.

In questo modo si promuove un’attività sensibile ai diritti dei disabili, che incoraggia sempre di più la loro integrazione nella società ed è importantissima per i più piccoli, che così possono divertirsi insieme e imparare un valore fondamentale: l’uguaglianza!

Alessandra

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